Il Parlamento europeo organizza, in collaborazione con la rappresentanza della Commissione europea, un evento sulle misure di aiuto e sostegno ai rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. Parteciperà, tra gli altri, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno.
L’aggressione russa all’Ucraina ha già provocato l’esodo di oltre 5 milioni di rifugiati, la più grande migrazione forzata in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Gli Stati membri stanno rispondendo alla crisi con grande unità e coordinamento. La Commissione europea ha istituito una “piattaforma di solidarietà” che riunisce gli Stati membri e le agenzie dell’Ue per organizzare i trasferimenti di persone verso i paesi che dispongono di capacità di accoglienza.
Il primo marzo il Parlamento europeo ha approvato l’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea, per la prima volta dalla sua entrata in vigore nel 2001. La direttiva mira a concedere immediata protezione temporanea all’interno dell’UE alle persone che fuggono dalla guerra in Ucraina, inclusi i cittadini ucraini, cittadini di Paesi terzi, apolidi o persone con permesso di soggiorno nel Paese.
Ma oltre alla solidarietà e allo status legale, servono finanziamenti per l’accoglienza, l’istruzione, il lavoro, gli alloggi e l’integrazione. Il 24 marzo il Parlamento europeo ha approvato, con procedura d’urgenza, l’aggiornamento delle regole dei fondi di coesione per aiutare i Paesi UE e le loro regioni a fornire un sostegno di emergenza (alloggio temporaneo, cibo e acqua, cure mediche o istruzione) alle persone in fuga dalla guerra.
A questi, potranno aggiungersi i fondi della politica di coesione 2014-2020 non ancora assegnati o spesi e ulteriori 10 miliardi di euro da “REACT-EU”, di cui 3,4 miliardi già rilasciati il 7 aprile agli Stati membri che ospitano i rifugiati. Parallelamente, gli eurodeputati hanno esteso fino alla metà del 2024 il periodo per utilizzare i fondi Asilo, migrazione ed integrazione e Sicurezza interna per un totale di 420 milioni di euro.
L’evento di venerdì 29 aprile vuole fare il punto sugli strumenti fin qui adottati e sulle necessità che stanno mano a mano emergendo sul terreno tramite un confronto tra gli attori istituzionali e non coinvolti in questa grave crisi umanitaria.