Si sono aperti oggi a Roma, gli Stati generali della Protezione civile 2025, una tre giorni di confronti tra istituzioni, comunità scientifica, componenti e strutture operative discutono per insieme del futuro del Servizio Nazionale, al quale prendono parte anche l’assessora della difesa dell’ambiente Rosanna Laconi e il Direttore generale della protezione civile regionale Mauro Merella. Lo slogan scelto è “Anticipiamo i cambiamenti, rafforziamo le risposte”.
«Partecipare agli Stati Generali della Protezione Civile mi consente ancora una volta di riconoscere l’eccellenza del Sistema Nazionale e regionale. La capacità della Protezione civile di affrontare le nuove sfide che ci attendono è strettamente legata alla capacità di fare sistema, il confronto di questi giorni tra istituzioni e operatori del settore va in questa direzione.»
In parallelo alle sessioni plenarie, aperte dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare e dal Capo del Dipartimento, saranno costituiti sei Tavoli tematici per approfondire alcuni argomenti chiave di protezione civile come: normativa, prevenzione, volontariato, emergenze, territorio, tecnologie.
Nel pomeriggio sono intervenuti alcuni esponenti del Governo, rappresentanti degli Enti Locali, della Commissione Europea e delle Strutture e Componenti Operativi del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
Nella seconda giornata di lavori, il Direttore generale Mauro Merella interverrà al Tavolo tematico dedicato al Territorio dal titolo “il Servizio Nazionale della Protezione Civile: sussidiarietà, prossimità e coordinamento interistituzionale”.
Il Tavolo di lavoro ha l’obiettivo di fornire idee per fare in modo che il Servizio Nazionale della Protezione Civile diventi un modello sempre più virtuoso, ea questo proposito Direttore generale illustrerà l’esperienza nella definizione della geografia e della governance degli Ambiti Territoriali di Protezione Civile nella Regione Sardegna, con l’obiettivo di confrontarsi con le altre regioni, prefetti, sindaci, Anci, volontariato e altri stakeholders. Un lavoro molto ambizioso volto alla razionalizzazione delle risorse dei territori e al miglioramento della capacità di risposta alle emergenze, visto con molto entusiasmo dal Dipartimento nazionale, e che potrebbe diventare un progetto pilota per tutte le altre regioni d’Italia.