Confartigianato Imprese Sardegna esprime gradimento per l’approvazione delle nuove modifiche, appena varate dal Consiglio dei Ministri, relative al superbonus e alle detrazioni in edilizia, che sbloccano la cessione dei crediti, consentendo così una ulteriore cessione dopo la prima verso soggetti collegati, direttamente o indirettamente, all’intervento, rimettendo in moto il comparto delle costruzioni e facendo ordine in tutto il sistema della riqualificazione degli immobili. Plaudendo anche per l’inasprimento dei controlli contro le frodi, l’Associazione auspica che le regole definite oggi, siano stabili e durature, condizione che restituirebbe alle imprese la certezza di poter lavorare e pianificare i loro interventi.
«Finalmente il Governo ha fatto la necessaria ed auspicata chiarezza sull’indirizzo che vuole dare al bonus 110% e alle detrazioni del “sistema casa” – commenta Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e, soprattutto, sugli obiettivi che vuole raggiungere. La nuova strada individuata dall’Esecutivo rappresenta una scelta equilibrata anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese del settore costruzioni. Ora rimane aperto il problema della cessione del credito fra fornitori e distributori di componenti all’interno delle filiere: ci auguriamo possa essere considerato e risolto nell’ambito dell’esame parlamentare.»
«Sottolineiamo come questo sia anche il risultato dell’indispensabile azione che i parlamentari hanno svolto nelle varie Commissioni. La possibilità di due ulteriori “cessioni” del credito era il nostro obiettivo minimo – aggiunge la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – noi non abbiamo mai contestato le regole ma il loro continuo, e repentino, stravolgimento che non ha permesso, fino a oggi, alle imprese, ai dipendenti, ai tecnici e ai cittadini di pianificare il risanamento e l’ammodernamento delle abitazioni, bloccando anche investimenti e lavoro che contribuiscono alla transizione green del Paese. Serve una stabilità normativa.»
Il decreto prevede la possibilità di due ulteriori “cessioni” del credito «solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo. Le modalità attuative delle disposizioni relative alla cessione e alla tracciabilità del credito d’imposta (il cosiddetto bollino), da effettuarsi in via telematica, saranno definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. Inoltre inasprite le sanzioni che arrivano fino a 5 anni carcere e 100mila euro multa per i tecnici che attestano il falso».
Per Confartigianato Imprese Sardegna, se è stato condivisibile e doveroso l’intento di contrastare le frodi con efficaci attività di controllo, non è stato altrettanto condivisibile che si siano registrate ben 9 modifiche normative negli ultimi 20 mesi, una ogni 68 giorni.