«Il destino e il futuro del comparto agricolo sardo è giunto oggi a un punto di non ritorno, o si cambia radicalmente sistema organizzativo e si elimina la burocrazia o si chiude.»
Lo ha detto Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli, in previsione dell’assemblea regionale dell’associazione convocata il 3 maggio, alle ore 11.00, nell’anfiteatro di Santa Cristina, a Paulilatino.
«Durante la nostra assemblea regionale, presenteremo tre importanti documenti che il direttivo del CSA ha elaborato e dove apriremo un confronto con iscritti e chi vorrà essere presente, il primo documento è la proposta riorganizzativa delle agenzie agricole – ha aggiunto Tore Piana -; il secondo documento riguarda una proposta di rilancio dell’agricoltura e allevamento Sardo con un piano decennale articolato in 17 punti, che riguardano dai fondi PAC ai fondi regionali, passando dai distretti rurali, il terzo documento riguarderà la proposta di semplificazione delle norme burocratiche nel comparto agricolo.»
«La riduzione della burocrazia in agricoltura – ha concluso Tore Piana – è un obiettivo cruciale per il Centro Studi Agricoli per migliorare la competitività del settore e per favorire lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile ed efficiente. Senza queste azioni da adottare urgentemente da parte della politica regionale, l’agricoltura e l’allevamento in Sardegna, non avrà futuro, lasciando spazio a speculazioni delle aree agricole e alla vendita delle terre a grandi gruppi non sardi, ecco perché per noi, del Centro Studi Agricoli, l’assemblea regionale del 3 maggio sarà fondamentale.»
Antonio Caria