«Siamo seriamente preoccupati per la sopravvivenza di tante aziende che rischiano, nel 2022, di vedere energia elettrica e gas aumentare anche del 200%.»
Non usa giri di parole Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, sull’entrata in vigore delle nuove tariffe elettriche e che potrebbero, a suo modo di vedere, seriamente danneggiare un sistema produttivo che, lentamente e a fatica, tenta di rialzarsi dalla crisi.
«Le nostre imprese, le nostre officine, i nostri cantieri e i nostri laboratori iniziano a rinunciare a prendere nuovi ordini, nonostante la fortissima richiesta di beni e servizi – prosegue Maria Amelia Lai – perché gli aumenti dei costi delle materie prime, tra le quali spiccano l’energia e il gas, sono impossibili da trasferire sulla committenza. E’ una situazione che ci allarma molto in quanto una parte delle imprese rischia addirittura di non riaprire dopo le festività natalizie.»
Il caro tariffe di energia elettrica e gas, infatti, a detta dell’associazione artigiana, sta incidendo pesantemente su aziende e famiglie. Nel mese di ottobre 2021 il salto tariffario per l’energia elettrica rispetto al mese precedente è stato del 37%, mentre l’aumento di novembre su ottobre è stato di un altro 3,9%, arrivando al mese di dicembre che rispetto al mese di novembre ci da un aumento tariffario di almeno il 28%.
«Aumenti che nell’ultimo trimestre del 2021 hanno messo in seria difficoltà tutte le tante imprese che hanno contrattualizzato tariffe indicizzate per le loro forniture, e che mai avrebbero pensato di trovarsi in una situazione di questo genere – conclude Maria Amelia Lai -. È il momento che tutti i soggetti pubblici, per quanto in loro potere, intervengano con formule di abbattimento dei costi energetici. Si tratta di intervenire in maniera importante almeno per il 1° trimestre del 2022, soprattutto per quelle piccole imprese che hanno in questo periodo contratti indicizzati, oltre a quelle piccole imprese che hanno contrattualizzato tariffe fisse con attivazione dal mese di settembre/ottobre 2021. Queste sono quelle che nel primo trimestre 2022 rischiano di dover effettivamente sospendere l’attività per l’elevato costo materia energia e gas.»
Antonio Caria



