Venerdì 9 maggio, alle ore 18.00, all’Hotel Regina Margherita di Cagliari, si terrà l’evento “Istruzione, il futuro della Sardegna. Verso la nuova legge regionale della Scuola”. Durante l’incontro, rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali, esperti, docenti e studenti si confronteranno sul futuro della scuola in Sardegna e sulla necessità di una nuova legge regionale sull’istruzione.
Dopo i saluti introduttivi di Marco Meloni, senatore della Repubblica e Piero Comandini, presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, l’evento vedrà la partecipazione di Irene Manzi, deputata, responsabile Scuola del Partito democratico; Francesco Mola, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari; Barbara Romano, ricercatrice senior Fondazione Agnelli; Marco Pitzalis, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Cagliari; Silvano Tagliagambe, professore emerito di Filosofia della Scienza all’Università di Sassari; Christian Colandrea, vicepresidente Consulta dei giovani di Cagliari.
L’incontro verrà introdotto e moderato da Camilla Soru, Consigliera regionale della Sardegna, presidente della Commissione Istruzione. È previsto l’intervento della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, che si collegherà in videoconferenza.
La Sardegna presenta livelli allarmanti di dispersione scolastica, con il dato peggiore a livello nazionale. Secondo i dati del ministero dell’Istruzione, il 19,1% dei giovani sardi abbandona prematuramente la scuola, una percentuale nettamente superiore alla media italiana del 14,7%. In pratica, quasi uno studente su cinque interrompe il percorso di studi prima del diploma. Critici anche i dati sulle competenze degli studenti di terza media: oltre la metà non raggiunge livelli adeguati in matematica (55,3%) e il 44,2% in italiano, con scarti significativi rispetto alla media italiana. A ciò si aggiunga che negli ultimi dieci anni, quasi un giovane sardo su cinque ha lasciato l’isola. Gli studenti iscritti negli atenei sardi sono diminuiti di oltre 11mila unità e cresce il numero di ragazze e ragazzi che scelgono di studiare fuori regione, passati dall’11% del 2010 al 16,7% del 2022.
Questi dati raccontano una crisi profonda e strutturale: la Sardegna rischia di non offrire abbastanza a chi, magari, vorrebbe restare. Per invertire questa rotta serve ripartire dalle fondamenta, cioè dall’istruzione.
Il confronto sarà un’occasione per raccogliere proposte e visioni in vista della stesura di una legge regionale sulla scuola: una legge che metta al centro le persone e i territori, e che sia in grado di rispondere alle sfide educative e demografiche del nostro tempo.