«La proposta di legge sull’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in contesti extra-ospedalieri è ad un passo dalla sua approvazione definitiva in Commissione Affari Sociali e Sanità e, nelle prossime settimane, sarà finalmente legge dello Stato. In qualità di relatrice di questo provvedimento, che consentirà di salvare molte vite umane, ho più volte espresso – anche pubblicamente – la necessità che la Camera dei Deputati procedesse in maniera spedita verso la sua approvazione definitiva e senza ulteriori modifiche.»
Lo ha voluto rimarcare la deputata sarda del Centro Democratico, Mara Lapia, che aggiunge: «Il testo, che sancisce l’obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di dotarsi di defibrillatori semiautomatici e automatici Dae (comprese scuole, università, porti, aeroporti e stazioni), poggia la sua portata rivoluzionaria su una importante modifica dell’art. 54 del Codice Penale, laddove si introduce la non punibilità di quei soggetti che, in stato d’emergenza ed a fronte di un improvviso arresto cardiaco, ricorrano all’utilizzo del defibrillatore pur non avendo seguito specifici corsi di formazione. Questo consentirà, a chiunque assista ad un arresto cardiaco che richiede la massima tempestività di intervento, di agire con immediatezza senza il rischio di commettere azioni punibili ai sensi del nostro Codice Penale. Grazie a questa legge, inoltre, potranno essere previsti incentivi per l’installazione dei defibrillatori in tutti quei luoghi caratterizzati da importanti flussi di pubblico, come centri commerciali, discoteche o alberghi».
Lo ha voluto rimarcare la deputata sarda del Centro Democratico, Mara Lapia, che aggiunge: «Il testo, che sancisce l’obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di dotarsi di defibrillatori semiautomatici e automatici Dae (comprese scuole, università, porti, aeroporti e stazioni), poggia la sua portata rivoluzionaria su una importante modifica dell’art. 54 del Codice Penale, laddove si introduce la non punibilità di quei soggetti che, in stato d’emergenza ed a fronte di un improvviso arresto cardiaco, ricorrano all’utilizzo del defibrillatore pur non avendo seguito specifici corsi di formazione. Questo consentirà, a chiunque assista ad un arresto cardiaco che richiede la massima tempestività di intervento, di agire con immediatezza senza il rischio di commettere azioni punibili ai sensi del nostro Codice Penale. Grazie a questa legge, inoltre, potranno essere previsti incentivi per l’installazione dei defibrillatori in tutti quei luoghi caratterizzati da importanti flussi di pubblico, come centri commerciali, discoteche o alberghi».
Antonio Caria