«Quest’opera – ha dichiarato il sindaco Massimo Mulas – rappresenta un momento epocale per la nostra comunità, ne evoca l’essenza e impreziosisce il Palazzo del Marchese. Dopo aver restituito nuova vita all’edificio, il nostro obiettivo è aprirlo sempre più alla cittadinanza come spazio culturale, attraverso mostre ed esposizioni artistiche. Creazioni così belle e importanti meritano di essere ammirate perché costituiscono un patrimonio prezioso per tutti i turritani. Per questo, esprimiamo profonda gratitudine a Giovanni e ai suoi allievi che con passione e dedizione hanno dato vita a un’opera unica. Il vostro gesto è un dono prezioso alla collettività e resterà nella storia della nostra comunità. La vera ricchezza d’animo risiede nel donare senza aspettarsi nulla in cambio.»
L’incisore e disegnatore turritano, il cui talento è riconosciuto a livello internazionale, ha realizzato questa straordinaria xilografia – unica al mondo per genere e dimensioni (3.60 metri x 2.50 ) – insieme ad alcuni dei suoi allievi del corso di tecniche dell’incisione dell’Accademia di belle arti “Mario Sironi” di Sassari.
Alla cerimonia erano presenti anche gli allievi che hanno realizzato “OttoMani”: Alessandra Fiori, Alice Patteri, Angelo De Santis, Francesco Cherveddu, Luca Zedda, Pierluigi Mura e Federico Satta.

