E’ stato presentato ieri nel corso di un webinar con oltre 120 partecipanti il progetto “La famiglia al centro”, finanziato dalla Regione e realizzato in collaborazione con l’Anci Sardegna.
I centri per la famiglia istituiti grazie a uno stanziamento della Regione di 1,2 milioni di euro, sono complessivamente ventitré, a cui si aggiungono ulteriori quattro centri di prossima attivazione, che andranno così a coprire l’intera l’intero territorio regionale (sarà attivo almeno un centro per ciascuno dei 25 ambiti plus).
«Il progetto nasce – ha detto l’assessore Mario Nieddu – per dar vita a un importante strumento di contrasto allo spopolamento attraverso il potenziamento dei servizi a sostegno delle famiglie. Dal suo avvio abbiamo registrato una risposta forte sia da parte degli enti locali, grazie alla loro partecipazione attiva, sia da parte di tutti i portatori di interesse. In piena pandemia i centri per la famiglia sono stati un faro per i cittadini, rispondendo a situazioni di disagio complesse, direttamente o in rete, agendo come autentici collettori dei servizi a sostegno delle famiglie.»
In Sardegna gli ambiti di intervento dei centri per la famiglia spaziano dalla mediazione familiare e consulenza legale, al contrasto al disagio minorile (cyberbullismo, vulnerabilità socio-economica), dal sostegno alla genitorialità, all’educazione, e i cittadini possono accedere direttamente o attraverso i servizi sociali dei Comuni.
«Per dare continuità e sostegno all’attività dei centri per la famiglia – ha concluso Mario Nieddu – abbiamo stanziato, per l’anno in corso 650mila euro, con cui contiamo di potenziare un servizio che sarà sempre più integrato sul territorio anche con il coinvolgimento dei servizi sanitari e sociosanitari, i consultori, le scuole e le associazioni di volontariato, con l’unico obiettivo di puntare al benessere dei cittadini.»