Dopo la salvezza ottenuta sul campo della Paganese, il presidente del Sassari Calcio Latte Dolce Roberto Fresu, fa il bilancio della stagione appena conclusa, soddisfatto per l’obiettivo conquistato dal sodalizio sassarese.
«Quella appena terminata è stata una stagione dai due volti: fino alla partita contro il Terracina eravamo nella parte sinistra della classifica, ma poi purtroppo abbiamo inanellato una serie di risultati negativi che ci hanno portato nella zona che scotta.
È vero che a inizio stagione l’obiettivo dichiarato era la salvezza ma non pensavamo di ottenerla all’ultima giornata: va detto comunque che la scorsa stagione abbiamo mantenuto la categoria attraverso i play-out, in questa volevamo evitarli e così e stato.
Mister Setti, scelto da noi in estate e proveniente dal nostro Settore Giovanile, ha portato e messo in campo le sue idee di calcio ed infatti la prima parte di stagione ha confermato ciò. Nella parte centrale del campionato qualcosa si è inceppato e probabilmente l’inesperienza di non aver allenato in campionati importanti ha pesato portandoci a fare quel cambio tecnico, doloroso, ma doveroso.
Con miaster Michele Fini abbiamo riportato serenità e tranquillità, elementi che sono serviti ai ragazzi per far sì che ritrovassero la giusta consapevolezza utile per conquistare la salvezza diretta. I ragazzi nelle ultime partite hanno dato certamente qualcosa in più, questo è stato molto importante, perché i playout, in gara secca, sono imprevedibili.»
Dopo la salvezza, prima la pausa e poi la testa sulla stagione 2025-2026.
«Intanto, non dimentichiamo che il nostro scopo è quello di lanciare i giovani: frase il più delle volte abusata, ma noi già in questa stagione abbiamo abbassato l’età media della squadra, perché anche grazie alla collaborazione con la Torres lo scopo è quello di far maturare i migliori talenti per poi dar loro la possibilità di emergere nel professionismo.
Sapevamo che si correvano dei rischi con l’innesto di giovani che non conoscevano la categoria, ma questo progetto ha necessità di tempo e certamente una sola stagione non è sufficiente per raccogliere i frutti. Sicuramente nella prossima si inizierà a vedere qualcosa, ma sono argomenti da affrontare con la dovuta calma: certamente sappiamo in quali reparti bisogna intervenire e questi sono tutti aspetti da valutare con attenzione per evitare passaggi a vuoto come capitato questa stagione.
Adesso è il momento di goderci questa salvezza diretta, dei ringraziamenti a tutte le varie figure all’interno della società e ai nostri sponsor che ci sono sempre stati vicini, oltre al nostro pubblico che in casa ci ha sempre sostenuto. A partire dalle prossime settimane verranno fatti i vari ragionamenti sugli innesti da fare per la prossima stagione, senza dimenticare che dal prossimo anno sarà obbligatorio l’utilizzo di un 2007, oltre che di un 2006 e un 2005.
Abbiamo alcuni ragazzi molto interessanti in rosa che hanno avuto poco spazio visto che ancora non si era ottenuta la salvezza diretta.»
È stata una stagione dai due volti anche guardando i numeri: quarto miglior attacco, ma seconda peggior difesa; 34 punti conquistati in casa, ma solamente 7 in trasferta. Un commento su questo aspetto.
«Sì, guardando i dati, sicuramente avremmo dovuto fare qualcosa di più in trasferta, perché quest’anno a differenza della scorsa stagione abbiamo ottenuto di più in casa, ma meno lontano da Sassari.
Abbiamo subito tanti gol su palle inattive pagando diversi cali di attenzione, questo forse era dovuto a un lavoro non fatto in maniera accurata per quanto concerne la fase difensiva? Non so: se sono stati subiti così tanti gol, forse bisognava sicuramente fare qualcosa di diverso sotto questo punto di vista. In compenso avevamo un buon attacco e lo dimostra che giocatori come Odianose e Sorgente oggi sono in doppia cifra. Non va dimenticato che abbiamo giocato le ultime partite senza un elemento importante come Castro, fuori per un lungo infortunio.
Chiaramente per il prossimo mercato cercheremo di fare delle valutazioni medico – cliniche preventive con approfondimenti sui toni muscolari dei giocatori facendo delle convenzioni con un istituto di cura per raccogliere quei dati utili per misurare la forza muscolare dell’atleta.
Questo percorso ci permetterà di avere quei dati che, se necessario, porteranno i ragazzi a fare lavori specifici per evitare il più possibile fastidi muscolari o altro.»
Foto di Alessandro Sanna